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Sensibilizzazione ed organizzazione del turismo: come evitare danni da Overtourism

La settimana scorsa il piccolo centro di Roccaraso ha subito uno dei momenti più difficili della sua storia di rinomata località sciistica del centrosud.
Oltre 10 mila persone provenienti soprattutto dall’area partenopea, spinti dall’invito lanciato dai numerosi TikToker presenti nell’area campana a trascorrere una giornata sulla neve a basso costo hanno letteralmente preso d’assalto la piccola cittadina che non ha retto all’invasione di circa 220 bus sommati alle numerose autovetture che di fatto hanno paralizzato le strade di collegamento. La reazione del primo cittadino non si è fatta attendere dopo la forte polemica scatenatasi il giorno dopo del misfatto: non solo obbligo di circolazione a targhe alterne con un limite dei pullman ma anche punti di carico e scarico obbligati prima dell’ingresso di Roccaraso e Il rafforzamento delle forze dell’ordine a protezione del territorio.

Overtourism: quando un mix di interventi è d’obbligo

Il turismo è stato a lungo esaltato per aver alimentato la crescita economica, lo scambio culturale e l'interconnessione globale. Tuttavia il rovescio della medaglia, rivela una condizione alquanto negativa a causa dell'aumento degli arrivi di turisti in destinazioni popolari che di fatto creano un problema noto come overtourism (aggiungo overtourism disorganizzato), un fenomeno in cui il volume di visitatori supera la capacità di carico di un luogo a causa anche di una disorganizzazione gestionale e portando a impatti negativi sulle comunità locali, sulle infrastrutture e sugli ambienti naturali.
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